E' vero, sono evasa. Ma non dalla realtà. Sono evasa dalla mia casa, dalle mie cose, dalla mia famiglia, dalla mia città. Il posto dove mi trovo adesso è comunque reale, e lo testimonia la presenza di Giusy dietro di me che dorme profondamente. Avevo bisogno di star da sola con me stessa? Forse. Ma no, son cavolate. Avevo solo bisogno di venire a Roma. E di sentirmi libera. Altra cavolata, non mi sento tanto più libera qua. Però mi sento sola, ed è piacevole. Non fraintendetemi, non mi piace essere sola, mi piace sentirmi tale, mi piace stare da sola. Anche solo a pensare. Prima son andata in cucina e ho bevuto le ultime gocce di caffè rimasto da stamattina, lentamente, intensamente. E ho spostato la tendina per sbirciar fuori. Giusy già dormiva ed io ero sola ad ascoltare il silenzio. E ad osservare la luce. Stavo benissimo. Anche se poi dentro di me di silenzio ce n'era ben poco. Ultimamente parlo tanto con me stessa e poco con gli altri. Sto attraversando una strana fase, ma la trovo gradevole. E' perchè finalmente mi sento di nuovo me stessa. Forse mi ero un pò persa. Ma mi son ritrovata. Oggi uso troppa punteggiatura. Anche il mio modo di scrivere mostra una certa inquietudine. Sì, perchè sono inquieta. Il tempo incalza, ed io sono irrequieta. Spero di potermi placare presto. Per il resto, continuo a guardar fuori dalla finestra e a Sognare.
{ Ps. Hanno cancellato Splinder e questo è il mio nuovo blog di scrittura. Come faccio a star senza ._. }
Ehi ben ritrovata:-)
RispondiEliminaSe stai bene da sola, in senso mentale, vuol dire che stai bene con te stessa e dunque hai frecce in più al tuo arco